La società media AGBO ha lanciato un nuovo dipartimento dedicato all'innovazione con il compito di costruire strumenti creativi proprietari che possono essere utilizzati su 'piattaforme diverse'
Fino ad ora, l'azienda fondata da Joe e Anthony Russo (famose per il MCU) non si è ancora cimentata nei giochi. Ma il loro comunicato stampa sottolinea che il dipartimento copre diversi media e piattaforme, di cui i giochi stanno diventando una parte fondamentale per i piani transmediali delle aziende.
Il dipartimento è diviso in tre team: creativo, tecnologia immersiva e tecnologia di produzione. La tecnologia immersiva sarà guidata da Josh Andersen, che in precedenza ha lavorato come programmatore capo presso Epic Games.
Durante il suo periodo in Epic, ha lavorato sulla versione PC e iPhone di Fortnite, insieme alla trilogia di Infinity Blade e Shadow Complex. Il suo team supporterà 'le espressioni dei propri asset attraverso vari media' di AGBO.
Andersen segna la seconda assunzione presso AGBO proveniente da Epic. Donald Mustard, direttore creativo di Fortnite prima di uscire dallo studio lo scorso anno, ha fatto parte di AGBO come partner poco dopo.
A capo del team Production Tech c'è Glenn Derry, architetto di tecnologia capo di Avatar e Minority Report. Il comunicato sottolinea la sua introduzione del concetto di 'produzione virtuale' nel cinema e nella produzione di videogiochi.
Infine, Creative è gestito da Ryan McNeely e John Cranston. Il loro studio di produzione virtuale VisualCreatures ha lavorato precedentemente con Epic, Netflix e Apple, ed è stato acquisito da AGBO lo scorso anno.
Nel comunicato stampa, Mustard sottolinea che questi team aiuteranno l'evoluzione di AGBO come 'un moderno studio. Con Jake al timone, questo team realizzerà l'ambizione a lungo termine di AGBO di sviluppare IP interamente originali da zero in-house'.
Il desiderio di AGBO di lanciare nuove proprietà è stato precedentemente evidenziato quando il creatore di MapleStory Nexon ha investito $400 milioni nello studio. All'epoca, c'era la speranza che l'investimento avrebbe portato in parte a esperienze virtuali, ma fino ad ora non è successo nulla.