La Commissione elettorale dell'India ha emesso un avviso a tutti i partiti politici, esortandoli a astenersi dall'utilizzo di deepfake e altre forme di disinformazione nei loro post sui social media durante le elezioni generali in corso nel paese. La mossa arriva dopo che l'organo costituzionale è stato criticato per non fare abbastanza per combattere tali campagne nella nazione più popolosa del mondo.
Il avviso, rilasciato lunedì (PDF), richiede ai partiti politici di rimuovere qualsiasi audio o video deepfake entro tre ore dal momento in cui ne vengono a conoscenza. Ai partiti viene anche consigliato di identificare e avvertire gli individui responsabili della creazione dei contenuti manipolati. L'azione della Commissione elettorale segue un ordine della Corte suprema di Delhi che ha chiesto all'organo di risolvere la questione dopo che il problema è stato sollevato in una petizione.
L'India, patria di oltre 1,5 miliardi di persone, ha iniziato le elezioni generali il 19 aprile, con il processo di voto che dovrebbe concludersi il 1 giugno. L'elezione è già stata segnata da polemiche legate all'uso di deepfake e disinformazione.
Il primo ministro Narendra Modi si è lamentato alla fine del mese scorso dell'uso di voci false per mostrare presuntamente leader fare dichiarazioni che non avevano mai nemmeno pensato, affermando che questo faceva parte di una cospirazione volta a seminare tensioni nella società.
La polizia indiana ha arrestato almeno sei persone dai team dei social media del Congresso Nazionale Indiano, il principale partito di opposizione della nazione, per aver diffuso un video falso che mostrava il ministro degli Interni Amit Shah fare dichiarazioni che afferma di non aver mai fatto.
L'India sta lottando con l'uso e la diffusione dei deepfake da diversi mesi. Ashwini Vaishnaw, ministro dell'IT dell'India, ha incontrato grandi aziende di social media, tra cui Meta e Google, a novembre, e ha 'raggiunto un consenso' che è necessaria una regolamentazione migliore per combattere la diffusione di video deepfake e delle app che ne facilitano la creazione.
Un altro ministro dell'IT a gennaio ha avvertito le aziende tecnologiche di severe sanzioni, comprese le interdizioni, se non avessero adottato misure attive contro i video deepfake. La nazione deve ancora codificare la sua bozza di regolamentazione sui deepfake in legge.
La Commissione elettorale ha dichiarato lunedì che ha 'ripetutamente indirizzato' i partiti politici e i loro leader a 'mantenere decoro e massima rete nelle campagne pubbliche'.